Dal locale al globale: “A scuola di mappe di comunità”

L’Ecomuseo del Casentino è tra i soggetti coinvolti per il secondo anno consecutivo nel  programma formativo “Agricoltural Heritage Systems”, gestito dal Dipartimento di Scienze e Tecnologie Agrarie, Alimentari, Ambientali e Forestali dell’Università di Firenze organizzato con l’Agenzia di Cooperazione Italiana all’Estero. Il master è finalizzato a formare competenze per la preparazione dei dossier relativi alle candidature di siti potenziali per il Globally Important Agricultural Heritage Systems (GIAHS) della FAO.

Studenti selezionati in 18 Paesi del mondo hanno partecipato via web ad un seminario specifico dedicato al tema delle Mappe di Comunità a cui erano presenti il coordinatore della Rete Ecomuseale UCMC Andrea Rossi e il presidente della Brigata di Raggiolo Paolo Schiatti. “Le mappe di comunità - specifica Andrea Rossi - di cui quella di Raggiolo rappresenta una delle prime realizzate in Italia, sono dei veri e propri inventari partecipativi realizzati grazie al concorso diretto degli abitanti e rappresentano degli strumenti preziosi ed efficaci per il riconoscimento e la valorizzazione del patrimonio culturale materiale ed immateriale e per la messa a punto di progetti concreti di salvaguardia delle specificità locali. Il metodo di lavoro, sperimentato in Casentino in diversi contesti territoriali (oltre alla Valle del Teggina, nell’Alta Valle del Solano, nell’Alta Valle del Corsalone e nell’Alta Valle dellArchiano), è maturato ed è stato condiviso nell’ambito della comunità di pratica degli ecomusei italiani. La mappa, da concepire quale innesco di percorsi di sviluppo sostenibile “dal basso” può rappresentare una risorsa utile e strategica anche nell’ambito del progetto promosso dalla FAO”.