5 - La terra e il sacro

lavoro dei campi e devozione

lavoro dei campi e devozione

Lo stretto legame esistente in passato tra calendario agricolo e calendario liturgico, si evidenziava maggiormente in precise occasioni, in coincidenza di momenti di passaggio e di particolare precarietà per i raccolti, attraverso l'espletamento di riti di scongiuro o di propiziazione. L’esempio più esplicito è sicuramente rappresentato dal rito delle Rogazioni, processioni supplicatorie per invocare la protezione divina dei campi, che si svolgevano nei tre giorni precedenti all’Ascensione. 

lavoro dei campi e devozione
terra e sacro

Gli itinerari delle processioni, che si snodavano tra i campi, secondo percorsi prestabiliti, concludendosi spesso in corrispondenza di semplici croci lignee, disegnavano a loro volta una ideale croce a scala territoriale suggellata dalla benedizione finale impartita il giorno stesso dell’Ascensione dal punto più alto della comunità. Anche nel paese di Raggiolo, i percorsi di ciascun giorno erano diretti secondo i quattro punti cardinali.

Se piove per l'Ascenzione

“Si partiva dalla chiesa con la bandinella (croce su un’asta di legno) avanti, tutti gli uomini, poi il sacerdote e poi le donne…il lunedì s’andava al Giardino, e poi fino ai Mandrioli, la zona delle selve verso la zona della Piana, oltrepassato il Torrente Barbozzaia ; il martedì s’andava alla Docciola, verso Le Coste, un tempo tutta coltivata, oltrepassato il ponte dell’Usciolino sul Teggina; il mercoledì si passava dalla Madonnina e s’andava alla Crocina lungo la vecchia strada per Quota; il giovedì poi, per l’Ascensione, con lo stendardo, quello bello usato per le processioni, s’andava ai Campi dove veniva fatto un’altarino tra due castagni grandi.

Se piove per l'Ascenzione
Se piove per l'Ascenzione

Ai Campi ci s’andava anche il 5 di Aprile per San Vincenzo Ferrer, sempre per intercedere per il tempo. Il prete faceva: “a fulgore a tempestate”… e noi: “Libera nos Domine” e poi, …”a peste a fame et bello… Libera nos Domine ". Si cantava le litanie dei Santi e noi si rispondeva alle invocazioni con … “te rogamus audi nos”. Il giorno dell’Ascensione, momento di contatto tra la terra e il cielo, era considerato un giorno sacro per eccellenza. Era severamente proibita ogni attività lavorativa e, in caso di mal tempo, il fatto era interpretato come presagio negativo: “Se piove per l’Ascensione il grano viene stregato” oppure “Se piove per l’Ascensione va tutto in perdizione”.

in processione con la bandinella