Addio a Siro Donati, l'ultimo pastore di Raggiolo

Addio Siro Donati

Fine di settembre, intorno a San Michele. Siro era seduto sotto il campanile, lo sguardo lontano, intento a sospingere il gregge dei suoi pensieri. “Eeh, so' fatto vecchio. Me pare ieri quando de 'sti tempi s'andava 'n Maremma co' le pecore. O quando d'estate se stava al cappanno de Pian d'Imbardi. Eh vita dura, davero. Ma chi se ne fregava, s'era giovani!".

Figura diritta, sopracciglia folte, parlare franco e sorridente, fisico asciutto e vigoroso, camicie a quadri. Ora che è partito per la sua ultima, azzurra, transumanza lo ricordiamo con amicizia e gratitudine come l'ultimo protagonista della vita dei pastori, di cui ha reso testimonianze appassionate, venate di ironico rimpianto.

Era vissuto in un mondo che conosceva il linguaggio degli animali, dove contavano le stagioni, i segni del cielo e l'eterno rinascere e maturare della vita. Lo abbiamo ascoltato narrare in un toscano limpido ed evocativo la secolare e nobile epopea dei pastori di Raggiolo, lui che era di Casa 'l Vergaio. Una lunga stagione quella di Siro, morto ultranovantenne, dove la fede e la semplicità, insieme all'attaccamento a Raggiolo, sono state le cifre distintive.

Giunga alla famiglia il  sincero cordoglio de La Brigata di Raggiolo.